Cosmesi Sostenibile: i lamponi rossi a tutela dell’ecosistema marino

Negli ultimi tempi in cosmetica, è diventato molto importante parlare di microplastiche, ovvero di tutte quelle particelle di piccole dimensioni formate da polimieri solidi non biodegradibli. Infatti, già da gennaio 2020 sono state vietate da tutti i prodotti da risciacquo per poter diminuire l’impatto dannoso sull’ambiente in quanto, per esempio, questi materiali microcorpuscolati possono finire negli scarichi domestici e si possono accumulare nell’ecosistema marino. Negli ultimi tempi è diventato sempre più importante anche un altro argomento, la sostenibilità ambientale e il riciclo di materiali di scarto. Queste tematiche sono ormai il centro di un nuovo modo di concepire i prodotti cosmetici parlando non soltanto delle materie prime ma anche del packaging e della loro distribuzione. Inoltre il mondo cosmetico cerca sempre di migliorare la propria responsabilità favorendo nella scelta delle materie prime, ove possibile, residui di lavorazione.
Considerando questa premessa, la divisione Eurochemicals di Deimos Group rilancia Eurochemicals Seed Powder R.

Origine, Composizione e Specifiche Tecniche

Eurochemicals Seed Powder R sono una linea di estratti secchi derivati dai semi del frutto lampone rosso (Rubus idaeus L., 1753) L’arbusto appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Rubus e il frutto del lampone è un aggregato di drupe.  L’INCI corrisponde a Rubus Idaeus Seed Poweder e si presenta di colore marroncino in diverse granulometrie.

Tabella 1 – Varie granulometrie degli estratti dai semi secchi del lampone rosso

Una delle caratteristiche più tipiche di questo frutto rosso è la sua grande quantità di polifenoli1 e altri componenti2. In Tabella 2 sono apprezzabili i valori dei diversi polifenoli nelle varie granulometrie di Eurochemicals Seed Powder R.

Tabella 2 – Valore numerico dei polifenoli contenuti

La sostenibilità della “polvere di semi” è da trovarsi dopo la raccolta e l’utilizzo dei lamponi nel settore agro-alimentare. Una volta che le produzioni di prodotti come marmellate, confetture e simili vengono completati, si passa al vero e proprio reciclo” del materiale di produzione di scarto che in gergo viene chiamato Seed Cake. Questo viene mantenuto a conservazione congelata in celle frigorifere per mantenere livelli di polifenoli invariati. Quando verrà poi ultimata la richiesta della polvere, la prima fase produttiva richiede un lento e costante scongelamento in un recipiente di recupero delle acque, questo processo richiede circa 12 ore. Una volta terminato lo scongelamento, la Seed Cake viene trasferita su vassoi di essiccazione manualmente. Questa verrà essiccata in stufa per 30 minuti a 60°C. Una volta completato l’essicamento del prodotto viene aggiunta nuovamente acqua per un secondo lavaggio ed a questo punto viene effettuata una pressione a freddo. Ciò che ne rimane viene introdotto nel mulino per le polveri e sottoposto a successiva setaciattura. Questo permetterà di avere le tre differenti granulometrie: 20-40 mesh ideale per un’esfoliazione naturale in area che richiedono un’azione più aggressiva come uno scrub piedi; 40-60 mesh, ideale per esfoliazioni nel corpo e maschere viso; 70 mesh, ideale per un’esfoliazione più delicata nel viso. Ciò che rimane viene pressato e in seguito messo in essicazione. Il risultato è uno spettro completo di composti presenti in natura e relativi rapporti derivati ​​da lamponi inalterati, comprensivi di fibra alimentare e dei componenti chiave ellagitannini. L’intero processo produttivo non richiede alcun tipo di solvente o processo chimico ma solo processo fisico/meccanico dettato dalla pressatura della “Seed Cake”. L’essicazione permette inoltre uno spettro microbiologico controllato garantito dal test di controllo.

Esempio formulativo: Raspberry Jelly Shower (Tabella 3)

Metodo: Solubilizzare Xantan Gum, Cellulosa gum e Carrageenan in Glycerin. Aggiungere poi in Aqua con Sorbitol e scaldare leggermente. Inserire Fase B e turbare fino a completa gelificazione. Sotto i 35°C aggiungere fase C e D. Sotto i 30°C aggiungere E ed F.

Riferimenti bibliografici



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